Sabato 8 Luglio eravamo circa 4000.
Un’ onda pacifica, colorata e rumorosa. Rumore luccicante, energia pulita e solidale.
Il Collettivo ha aderito al Lazio Pride, con molte altre associazioni e realtà del territorio, perché, la giustizia sociale – in ogni suo aspetto – è l’idea di fondo di tutto il nostro lavoro.
Il diritto ad avere diritti, in sintesi.
Il Lazio Pride è qualcosa di più: è intersezionale, è realmente inclusivo. E non solamente a parole ma attraverso pratiche reali: la presenza costante di traduzione lis al corteo, o il supporto alla deambulazione per chi ne avesse avuto bisogno, ci sembrano gesti concreti che illuminano una precisa visione di cosa dovrebbero essere le relazioni tra pari.
È stato bello e importante ribadire che l’ unica “famiglia” terrificante e da combattere sia la “famiglia violenta” , dirci che il patriarcato con il suo bagaglio di controllo e violenza sia il vero agente cancerogeno. Dirci che la salute è un diritto di tutte e di tutti, così come anche l’ amore.
È stato bello incontrare tra la folla Cathy La Torre e Vladimir Luxuria, e scambiarci parole che fanno bene al cuore.
Ma meglio di ogni altra parola, c’è la galleria fotografica di Marcello Scopelliti.