La riflessione intorno ai temi dell’educazione è per noi un assoluto imprescindibile, che rappresenta il motore dell’impegno civile da noi accolto come nostra responsabilità di collettivo.
Condividere, accogliere, ri-pensare insieme azioni marcatamente educative e connotate da obiettivi di giustizia sociale sono obiettivi di questo spazio.

La voce dei subalterni diventa il suono da difendere per avere una visione decostruttiva, propositiva e migliorativa del mondo.
In questo spazio ragioniamo sulle innumerevoli forme di povertà e di esclusione, sulla violenza di un pensiero ripetitivo e riproduttivo, sugli inenarrabili traumi che un potere egemonico e suprematista può agire su tutte le minoranze e le diversità.

Intorno alla questione droghe si mescolano livelli di controllo che sono trasversali alle relazioni personali, alla salute mentale e alle strutture stesse dell’organizzazione economica – legale e illegale – della nostra società. Scardinare visioni consolidate ci sembra un’azione necessaria per un approccio realistico e utile alla gestione del problema.

Il carcere è la grande ombra rimossa della nostra coscienza collettiva, un contenitore spesso invisibile dove stipare tutto ciò che consideriamo minaccioso. Tenere le luci accese su quell’ombra è quello che ci proponiamo in questo spazio.