La voce dei subalterni diventa il suono da difendere per avere una visione decostruttiva, propositiva e migliorativa del mondo.
In questo spazio ragioniamo sulle innumerevoli forme di povertà e di esclusione, sulla violenza di un pensiero ripetitivo e riproduttivo, sugli inenarrabili traumi che un potere egemonico e suprematista può agire su tutte le minoranze e le diversità.

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