Se oltre la quiete che ci inganna anche gli alberi si innamorassero? Come si direbbero “amore mio”? Sarebbe decennale l’attesa Per incontrarsi Nel buio umido di una radice O nella finta morte dell’ inverno. Se fossero come noi vittime di un cuore instancabile? La loro pena si spargerebbe sulla terra Raccontata dai frutti che cadono troppo in fretta Per riuscire a mangiarli tutti. E se fossero più lontani Delle dita degli ultimi rami? Manderebbero dei messaggeri Lepri, semi Merli, calabroni A fare l’amore per conto loro.
Messi in fila Siamo perle al filo di una collana Perle di ostriche Parole di mare Parabole senz'aria Messi insiemeSiamo agnelli diretti all'altra spondaSponda di luceLuce di cieloIl cielo dei pesciè bagnato e non si fa respirare Messi in cerchioStretti nel girotondoSiamo la pancia di un albero centenarioAlbero maestroPancia di…
Quest’uomo gira per le strade di Ouaga, a piedi, con la sua macchina per cucire sulla spalla, in cerca di clienti che abbiano bisogno di una piccola riparazione. Quando trova un lavoretto da fare, si ferma, fa un orlo o ripara uno strappo, seduto dove può, magari sotto un albero…
Ogni giorno era lì sotto quell’albero, su quella sedia di canne, non proprio comoda. Sempre ben coperto, come tutti gli anziani. Non ricordo la sua voce, erano i suoi occhi che parlavano vigili sui bambini intenti a giocare a bordo strada. Non li perdeva mai di vista, i suoi nipotini…